Arcobaleno

“Un arcobaleno”, ecco come ha descritto il teatro mia mamma. Un insieme di movimenti, suoni, colori, luci che complessivamente creano un momento magico. È per questo che ama il teatro.

Per mia mamma il teatro è una serata di svago ma anche di impegno. Un momento di svago perché per lei quando ci si trova all’interno del teatro si presta attenzione (o si dovrebbe prestare attenzione) solo allo spettacolo che viene messo in atto, per conoscere un mondo diverso dal proprio, per distanziarsi dai problemi della realtà e prendere fiato per un momento. Un momento di impegno perché il teatro comporta comunque una dovuta attenzione per ciò che viene presentato, si tiene occupata la mente anche se al tempo stesso la si libera; uno spettacolo, per essere capito, deve essere visto dall’inizio alla fine, non è come un libro dove, per riprendere una parte persa, basta sfogliare indietro le pagine.

Inoltre mia mamma considera il teatro anche come un arricchimento per lo spirito e per le persone, ogni volta che si entra a teatro per vedere uno spettacolo si apprende, si impara una storia nuova, un nuovo modo di raccontarla e di esprimerla. Il teatro è un modo per conoscere l’arte; attraverso la sua musicalità, la creazione di scenografie fantastiche, la recitazione, la rappresentazione, le movenze e gli atteggiamenti degli attori, i colori in scena, gli stessi volti degli attori (felici, tristi, arrabbiati, indifferenti…) trasmettono qualcosa allo spettatore seduto in sala.

Il teatro secondo mia mamma è arcobaleno, è colore, è arricchimento, un piccolo tassello che accresce l’anima, è arte…

Gaia Caruso