Boom

BOOM.

Entro in teatro e qualcosa non mi torna.

BOOM.

In teatrole cose stanno così: la platea è il posto privilegiato da cui vedere lo spettacolo, la galleria un po’ meno, il palco sta là, il sipario è rosso, si apre e si chiude, gli attori stanno in scena o escono, dietro le quinte. Questo in sostanza.

BOOM.

Perché sono seduta sul palco? Non sono un’attrice e di solito non siedo nemmeno in platea.. il privilegio mi sembra davvero troppo, eppure.. sono qui. Le sedie non sono più in file ordinate, ma sono disposte in due schiere che formano un corridoio abbastanza stretto al centro; dovrebbero recitare lì gli attori?

Sì sì, recitano proprio lì! È quasi divertente i primi minuti, non avevo mai visto gli attori così vicini: come ho detto, non siedo quasi mai in platea, ma immagino che comunque la sensazione non sarebbe la stessa. Erano proprio lì gli attori. E con lì intendo , che continuavo a pensare “se allungo la mano la tocco… no, dai mi prenderebbero per pazza.. però.. certo che è vicina, guarda il microfono che lampeggia”

Persino, un’attrice mi guarda fissa negli occhi, in un modo così penetrante così invasivo così intimo così normale in qualsiasi altro contesto.

BOOM.

Non ho più chiaro cosa sia il concetto di spettacolo teatrale: le attrici sono tutte così vicine, così dirette.. così qui.

BOOM.

È caduta la quarta parete.

Iris Smiderle