Come casse

Nello spettacolo teatrale “Macbettu” abbiamo assistito ad un’efficace rappresentazione del suono inteso come pericolo e oscurità. Ciò che mi ha colpito di più è l’utilizzo di grandi tavoli come dei tamburi o casse di risonanza. I botti che ne scaturivano potevano risultare disturbanti per il pubblico, anche se effettivamente erano determinanti per la resa dello spettacolo. Da parte mia, devo dire che un pò tutto quel rumore mi infastidiva, sembrava penetrare nella pelle fino ad arrivare al cuore e faceva rimbombare tutto: forse il fine era proprio quello di farci sentire come delle casse.

Mara Grolla