Essere al centro della scena

Se qualcuno ti invitasse a uno spettacolo teatrale  ci andresti? Probabilmente si.
Ma se ti dicessero che dovresti sederti sul palco e che gli attori userebbero la platea come scena, accetteresti lo stesso? Qui cominciano i dubbi.
Eppure la caduta della quarta parete e il fatto di vedere una Lady Macbeth morente a pochi centimetri da te, talmente vicino da poter notare il ritmo leggermente alterato del respiro e la stanchezza accennata nel volto, crea allo stesso tempo angoscia e meraviglia come quando si guarda qualcosa di troppo grande ma incredibilmente bello.
Nonostante qualcuno possa non conoscere la storia faticando così a seguirla, essere al centro della scena consente di comprendere il racconto attraverso le espressioni e i gesti degli artisti.
È un’esperienza travolgente e inconsueta che permettere di vivere lo spettacolo totalmente e di vedere ogni scena da una prospettiva diversa da quella abituale, ritrovandosi così nel bel mezzo di un turbinio di sensazioni vive suscitate da innumerevoli giochi di sguardi e contatti visivi che si creano tra lo spettatore e gli attori che trasportano il pubblico in una dimensione più intima ed elevata della rappresentazione.
Matilde Cazzola