Improvvisare

Settimane fa ebbi l’occasione di parlare con mio fratello circa il tema del teatro. Lui ha 20 anni, io 18, non parliamo spesso se non di scuola in certe occasioni. Scelsi di discutere per un po’ di tempo con lui riguardo a Romeo e Giulietta: l’amore è saltimbanco della compagnia Stivalaccio teatro. Io e mio fratello nella nostra vita abbiamo visto insieme solo due o tre rappresentazioni teatrali, ma pure lui quel giorno concordò con me che quella in particolare fu la più interessante, o perlomeno la più divertente a cui assistere.
Un assistere che in realtà racchiude dentro di sé anche un partecipare in modo attivo allo spettacolo, cambiarne le sorti. Questo è ciò che ci rimase maggiormente impresso: la capacità degli attori di mutare il finale grazie ai suggerimenti del pubblico, improvvisare per creare sempre qualcosa di nuovo ed inaspettato. Mio fratello espresse inoltre una sua interessante riflessione dicendomi che oramai siamo sempre abituati ad essere degli spettatori passivi quando per esempio guardiamo quei numerosissimi film commerciali fatti con lo stampino. Il bello del teatro, infatti, sta anche nella varietà e creatività che gli attori insieme con il pubblico riescono a formare, mettendo insieme i propri pensieri e le proprie emozioni.

Stefano De Rigo