La Verità

Il primo esempio di cancello sbarrato è quello a cui possiamo assistere ogni giorno, vedendo l’approccio dogmatico con cui le persone intorno a noi si relazionano al concetto di Verità, dimenticandosi che anch’essa è solo un punto di vista,essendo così carcere e carcerieri di se stessi.
Un cancello sbarrato,può essere per l’uomo la censura e l’incarcerazione ossia l’impossibilità di poter comunicare qualcosa di diverso o di incongruo a ciò che si è abituati a pensare,di fare quindi controinformazione.
Quindi il cancello sbarrato dell’ortodossia politica o della sua intolleranza quando si trasforma in totalitarismo o processo farsa è forse quello che prima mi salta in mente,avvalendosi di storie di personaggi storici più o meno illustri come un Socrate, un Malatesta, un Galileo, un Matteotti o un Pinelli.

Per rendere più concreto questo concetto ho pensato di mettere la canzone “Un Blasfemo” tratta dall’album “Non Al Denaro Non All’amore Nè Al Cielo (1971)” di Fabrizio De Andrè

Mai più mi chinai e nemmeno su un fiore
Più non arrossii nel rubare l’amore
Dal momento che Inverno mi convinse che Dio
Non sarebbe arrossito rubandomi il mio
Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino
Non avevano leggi per punire un blasfemo
Non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte
Mi cercarono l’anima a forza di botte
Perché dissi che Dio imbrogliò il primo uomo
Lo costrinse a viaggiare una vita da scemo
Nel giardino incantato lo costrinse a sognare
A ignorare che al mondo c’e’ il bene e c’è il male
Quando vide che l’uomo allungava le dita
A rubargli il mistero di una mela proibita
Per paura che ormai non avesse padroni
Lo fermò con la morte, inventò le stagioni
Mi cercarono l’anima a forza di botte
E se furon due guardie a fermarmi la vita
È proprio qui sulla terra la mela proibita
E non Dio, ma qualcuno che per noi l’ha inventato
Ci costringe a sognare in un giardino incantato
Ci costringe a sognare in un giardino incantato
Ci costringe a sognare in un giardino incantato

Francesco Strobe