Lo sport

Uno dei miei cancelli sbarrati è sempre stato lo sport. Io non sono mai stata molto portata per l’attività fisica e ciò mi ha fatto sentire più volte esclusa e diversa dagli altri. Anche se non sembra lo sport è un aspetto importante della vita delle persone: per esempio alle medie non si parlava d’altro che delle gare vinte da ciascuno nello sport che praticava o dei risultati raggiunti da ognuno nei test di motoria.
Educazione fisica, infatti, è sempre stata una delle materie in cui faccio più fatica e ancora oggi raggiungo a malapena la sufficienza.
Proprio a causa di queste mie difficoltà, soprattutto alle scuole medie, i miei compagni di classe tendevano ad escludermi e a ridere di me.
Ciò, unito al fatto che ero un po’ strana di mio, mi faceva sentire sola ed esclusa.
Ora, però ho superato, almeno in parte, queste difficoltà e a farlo mi hanno aiutato:
-iniziare il liceo classico, dove ho capito che molte delle mie stranezze non sono solo mie ma anche dei miei compagni di scuola, e collegato a questo il fatto di aver trovato una classe che, invece di ridere di me, mi spinge sempre ad impegnarmi e dare il massimo, per esempio tifando per me durante i test di motoria;
-cominciare a frequentare la scuola di circo “Circo in valigia” dove ho imparato, e sto ancora imparando, che non è importante riuscire in qualcosa o raggiungere un certo risultato ma piuttosto provare un po’ di tutto e che se ci tieni a raggiungere un obiettivo devi continuare a provare e non arrenderti la prima volta. Inoltre fare circo mi piace perché è uno sport sia singolo che di squadra: quando, durante uno spettacolo, esegui il tuo numero sei da solo in pista però lo spettacolo viene bene grazie al contributo di tutto il gruppo.
Da questo ho imparato chele difficoltà rimangono però si può sempre provare a superarle.