Marco Paolini, Numero Primo e i gesti sulla scena

«Ogni singolo avvenimento ha un proprio “gesto” fondamentale […]. La bellezza della rappresentazione, cioè della disposizione e dei movimenti dei personaggi sulla scena, deriverà innanzitutto dall’eleganza con cui il materiale gestuale sarà presentato e sottoposto al giudizio del pubblico».

– Bertold Brecht –

Qual è il materiale gestuale di “Le avventure di Numero Primo” di Marco Paolini? Quali sono i gesti, i movimenti scenici o drammaturgici, i momenti, i comportamenti che risuonano dentro di noi? Dov’è, dal nostro punto di vista, l’eleganza dello spettacolo?
Con i ragazzi del Lab Critico della Campus Lab abbiamo lavorato sulle nostre risonanze emotive, positive o negative, rispetto alla vicenda raccontata da Paolini. Queste le risposte.

“Scusa, papà!” di Iris Smiderle
Un artista encomiabile di Elena Mioni
Due mondi contrastanti di Elisa Ferretto
Padre e figlio di Matilde Cazzola
Futuro di Giulia Ciscato
Affezionarsi lentamente di Francesca Raumer
Emozioni del padre di Francesca Catelan
Coraggio di Emma Cariolato
Padre-figlio di Agnese Pegoraro
Meraviglia di Cristina Alina Vaduva
“Noi siamo diventando proprio coraggiosi, papà!” di Stefano De Rigo
“Apri l’ombrello, papà” di Eleonora Sartore
Futuro e tecnologia di Gaia Maria Rizzato
Numeri Primi di Rachele Sandonà