Mia zia

Mi sentivo importante. Tutti i miei amici di solito andavano al cinema, mentre io, anche se per una sera soltanto, ero stata portata a teatro.
Mi sentivo importante perché pensavo che andare a teatro non fosse cosa da tutti.
Era dicembre e avevo appena compiuto 9 o 10 anni e fuori nevicava.
Quando entrai, sebbene mi sentissi già grande, con gli occhi di una bambina scrutai attentamente l’ambiente circostante e di fronte all’imponenza e alla maestosità del sipario, del palco e della sala che piano piano si riempiva, mi sentii piccola.
Ma la vera magia ebbe inizio solo quando cominciò lo spettacolo.
Seguii con lo sguardo gli attori che recitando a volte alta, quasi urlando, le loro parti, si muovevano da una parte all’altra del palco e mi chiesi anche se io sarei mai riuscita a imparare così tante battute.
Da quella sera di dicembre cominciai a provare delle emozioni tali che ancora oggi, a più di quarant’anni, non solo mi portano, ma addirittura trasportano a teatro e nel teatro.

Matilde Cazzola