Mio fratello piccolo

Se non con la scuola, mio fratello Lorenzo sarà stato a vedere uno spettacolo a teatro due o tre volte e, oltretutto, non ricorda nemmeno di che cosa trattavano. Questo non per dire che io sia meglio di lui o che i suoi interessi siano di misera importanza rispetto ai miei; ma piuttosto per mettere a fuoco un altro tipo di spettacolo: il teatrino casalingo che io e mio fratello mettevamo in scena ogni qual volta la nostra fervida immaginazione esplodeva in un turbinio di idee.

Mio fratello era protagonista della maggior parte delle scene che interpretava, grazie ad una coperta (per nascondersi) e un burattino di legno con gambe e braccia di corda che faceva muovere su e giù mentre dava voce al personaggio. Rideva ad ogni battuta, anche mentre recitava: gli piaceva un mondo fare quel teatrino e ripeterlo anche dopo giorni.

Col passare degli anni io e mio fratello ci eravamo dimenticati del nostro teatrino soprattutto perché, con il trasloco di qualche anno fa, le nostre abitudini sono cambiate e siamo diventati più grandi, lasciandoci l’infanzia alle spalle.

Grazie Lorenzo per avermi fatto ricordare una parte della mia vita che avevo rimosso per qualche strano motivo. Spero che questo ricordo rimanga impresso nella mia mente grazie a queste parole per molto tempo a venire, così da non dimenticare di nuovo quello per cui adesso vivo serenamente.

Martino Dalla Vecchia