Tavolozza oscura

“…Tavolozza oscura quella di Macbettu…

innanzi a noi si presentava il grigio antracite della puerile paura nei confronti del cattivo delle favole, la nuvolosa cupezza della brughiera, accostata al plumbeo tuono spesso ricorrente nella scena. Esperienza misteriosa e magica, questa tragedia ha avuto il potere di immergermi in emozioni  che da tempo avevo lasciato impolverare, ridefinendo tinte di un quadro sulle quali gravava il peso della mia indifferenza. Uniche pennellate contrastanti, stese sulla tela complessiva della serata, le tre streghe, piacevolmente irriverenti e con effetto dissacrante sulla scena globale, e quelle, ben più marcate, create con il rosso cremisi dei delitti disseminati nell’intera opera.

Un coinvolgimento totale del corpo che ha saputo illustrarmi gli aspetti più reconditi ed ancestrali di un mondo sconosciuto

…un’opera d’arte.”

Francesco Buzzacchero