Ti ricordi?

Seduta nel divano, al calduccio sotto una coperta. abbasso un poco il volume del televisore e mi rivolgo a mia mamma, che tranquillamente si sta rilassando dopo una giornata di lavoro e mille impegni con la lettura di un libro al mio fianco.

“Mamma, ti ricordi dell’ultima volta in cui siamo andati a teatro?”

“Certo” mi risponde, ponendo il segnalibro tra le pagine e chiudendo il romanzo. “Non è stata quella volta che siamo andati a vedere il musical sulla storia dei Queen?”

“Sì, è passato un po’. Ma a te in generale piace andare a teatro? Che cosa ne pensi? Voglio dire, come ti senti quando vai a teatro?”

Guardandomi un po’ perplessa per la sfilza di domande insolite e improvvise, inizia a raccontare: “Dunque, il teatro mi piace molto anche se non lo frequento così spesso. Ho assistito a qualche spettacolo soprattutto con tuo padre e devo dire che sono quasi sempre state esperienze entusiasmanti e avvincenti, anche se qualche volta mi sono annoiata, per non dire addormentata (ma non dirlo al papà, eh!). È stato proprio tuo papà che mi ha fatto conoscere il teatro e tutt’ora mi propone di andarci, infatti penso che altrimenti non avrei visto rappresentazioni tanto spettacolari, perché di mia iniziativa dubito che avrei trascorso serate su quelle eleganti poltroncine rosse, davanti ad un palcoscenico. Sono parecchie le volte in cui avrei preferito stare a casa o andare al cinema piuttosto, ma alla fine mi sono sempre resa conto che me ne sarei pentita e avrei perso un’occasione importante per imparare cose nuove. Imparare, ho sempre pensato che andare a teatro consistesse proprio in questo, arricchire il proprio bagaglio culturale in un modo piacevole e leggero. Ma l’aspetto del bel teatro che ho sempre apprezzato maggiormente è quella sua capacità di coinvolgerti, di trasportarti all’interno ciò che racconta e farti dimenticare per un attimo tutti i problemi, le preoccupazioni, gli impegni di ogni giorno. A mio parere, quando uno spettacolo riesce a farti provare tali sensazioni, allora puoi avere la certezza che ciò a cui stai assistendo è degno di essere chiamato Teatro, con la T maiuscola.”

Elena Mioni