La bolla

Come in una bolla.
Invisibile, impercettibile.
Vedo un ago.
Lo punto contro questa,
ma non accade niente.
Inizio però a vedere ciò che vive all’esterno di questa bolla.
Un mondo colorato,
pieno di persone!
Ma io rimango qui.
Dentro a questa gabbia che nessuno vede,
che nessuno sente.
Rimango rinchiusa nei miei stessi pensieri,
fino a farli diventare così tanti
che si sommano, l’uno sopra l’altro.
E così io aspetto.
Aspetto una mano amica, un sorriso.
Niente di ciò arriva.
Solo un violino,
pitturato di una bella vernice marrone.
Lo prendo.
Inizio a suonarlo.
E così la bolla si rompe,
escono tutti i pensieri.
Suono fino ad avere male alle mani.
Ad un certo punto smetto.
Poso il violino.
E la bolla si ricrea, ancora.
Anita Ruaro