Tradimento? Fiducia?

Tradimento? Fiducia? Solo un uomo dal carattere forte, con il sangue freddo, può riuscire ad uccidere. Oppure un uomo provocato dalla propria donna. Dunque, un debole o qualcuno che ha paura, potrebbe essere entrambi, con l’unica sottile differenza che, poi, costui si ossessiona all’omicidio, facendo emergere e vincere il suo lato corrotto e spregiudicato. E’ ciò che accade a Macbeth, il cui unico obiettivo, suo o di Lady Macbeth, era quello di salire al trono e governare, fino a quando gli abitanti del bosco non si fossero ribellati. Ed è ciò che effettivamente accade, causando la morte di molti, compreso colui che era sovrano, nel momento in cui questo macabro piano soggiunse alla mente dei due amanti, in modo che Macbeth potesse ereditare il titolo e vivere ricco e felice con la propria donna. Purtroppo o per fortuna, qualcosa in questa brillante macchina omicida andò storto, e il nuovo sovrano, Macbeth, si trovò con una moglie malata mentalmente, che non seppe reggere il peso dell’omicidio, nonostante fosse stata la prima a incoraggiarlo. L’intrigante tela di questo spettacolo, è stata resa ancora più suggestiva, grazie alla disposizione dei posti, alcuni addirittura sopra al palco. In questo modo, mi sono sentita Macbeth e al tempo stesso sua moglie, ma anche il medico e la strega. Quella sera, mi sono portata a casa un pezzo di ognuno di questi personaggi, e il fatto che le attrici fossero tre donne, a interpretare ruoli anche maschili, a mio avviso è stata una splendida intuizione. Fiducia? Tradimento? Lasciatevi trasportare.

Francesca Catelan