Sardegna

Ora posso dire di essere stato in Sardegna, per un’ora e mezza seduto in un teatro. Sarà un commento azzardato, ma è quello che mi è rimasto dello spettacolo Macbettu. Messa da parte l’opera di Shakespeare, di cui conosco ben poco, rimane l’interpretazione, i gesti, le voci e l’espressività degli attori sul palcoscenico che, sebbene parlino in sardo per novanta minuti, si fanno capire dal pubblico, il quale rimane compiaciuto, grato e allietato anche da una così tragica vicenda di sangue.
Ritornando al punto espresso precedentemente, ho potuto notare un grande utilizzo di elementi caratteristici della Sardegna nell’opera teatrale, tanto da poter quasi immergersi nel suo ambiente. Inoltre l’aggiunta non ha gravato sullo spettacolo deviandolo dalla sua trama principale; piuttosto l’ha accentuato, reso più aspro e serio in alcune scene, allegro, spensierato ed energico in altre.
Questo spettacolo è stato capace di narrare una cupa vicenda e, oltretutto, di raccontarla in modo che lo spettatore possa viverla, capirla ed essere segnato da essa.

Martino Dalla Vecchia